La giornata di formazione è rivolta alla illustrazione delle modalità di redazione, da parte della amministrazioni locali, del Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Il percorso prende il via dall’accezione del lemma corruzione, soffermandosi sulla genesi e sulla finalità dell’interesse nei confronti di una serie di fenomeni il cui perimetro è considerevolmente più ampio di quello che intercetta la contigua fattispecie sanzionata dalla legge penale.
La legge 190 del 2012 ha collocato la trasparenza, la prevenzione, il contrasto della corruzione e della cattiva amministrazione tra i livelli essenziali delle prestazioni, con ciò attuando la previsione contenuta nell’articolo 117, comma 2, lettera m) della Costituzione. E’ la legge istitutiva del quadro ordinamentale posto a presidio di una serie di attività demandate ai soggetti pubblici e a vario titolo riconducibili alla prevenzione della corruzione. In particolare, la legge prevede che le amministrazioni pubbliche redigano ogni anno il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Si tratta di un documento di carattere organizzativo che mira a orientare gli attori pubblici verso comportamenti fortemente improntati sulla prevenzione del rischio di cattiva amministrazione. I piani triennali delle amministrazioni declinano non solo i contenuti della legge, ma anche quelli del Piano nazionale anticorruzione, emanato da Anac a cadenza solitamente annuale. |
Saranno così descritte la governance della prevenzione della corruzione, le ricadute sugli assetti organizzativi delle amministrazioni e, più in generale, le modalità con cui è possibile declinare l’attività amministrativa in chiave di prevenzione di fenomeni di cattiva amministrazione.
Ci si soffermerà sulle aree di rischio contenute nella legge 190 del 2012 per poi esaminare il Piano nazionale anticorruzione emanato da Anac nel gennaio 2023, già aggiornato dalla stessa Autorità nel dicembre dello stesso anno e l’ulteriore proposta di aggiornamento posta in consultazione sino allo scorso 13 gennaio.
L’esame del Piano nazionale sarà funzionale alla illustrazione della modalità di redazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza per il triennio 2025/27 che, quale componente del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO), dovrà essere approvato entro il 31 gennaio.
Saranno esaminate le tecniche redazionali attraverso la proposta di modelli operativi.
Programma
Corso gratuito per gli aderenti al Formazione Generale