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VIDEO - Accordi quadro dopo il Correttivo con particolare riferimento ai servizi sociali
mercoledì, 19 marzo 2025
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VIDEO - Accordi quadro dopo il Correttivo con particolare riferimento ai servizi sociali

FRANCESCO TRAMONTANA
Segretario generale del Comune di Varese e docente al Master in Appalti e Contratti al Politecnico di Milano

Il webinar riguarda principalmente gli accordi quadro, con un focus sulle loro modalità applicative, in particolare ai servizi sociali. L'accordo quadro è definito come un accordo concluso tra una o più stazioni appaltanti e uno o più operatori economici, il cui scopo è stabilire le clausole relative agli appalti da aggiudicare durante un dato periodo, in particolare per quanto riguarda i prezzi e, se del caso, anche le quantità previste.

A differenza di un contratto d'appalto ordinario, l'accordo quadro è un contratto normativo che non obbliga le parti a svolgere immediatamente delle prestazioni, ma le obbliga a stipulare futuri contratti o contratti operativi che conterranno le prestazioni contrattuali specifiche. La prestazione viene quindi rinviata e declinata nei contratti derivati.

L'accordo quadro nasce dall'esigenza delle amministrazioni di trovare uno strumento flessibile che sia al contempo rispettoso del principio di concorrenza. In un contratto d'appalto ordinario, le prestazioni sono sostanzialmente immodificabili.

Esistono due tipologie principali di accordi quadro:

  • Accordo quadro completo: disciplina tutte le condizioni dei futuri contratti applicativi.
  • Accordo quadro incompleto: non definisce tutte le condizioni e prevede un rilancio del confronto competitivo per l'affidamento dei contratti operativi.

Gli accordi quadro possono essere stipulati con un solo operatore o con più operatori economici. Nel caso di più operatori, le modalità di scelta per i contratti operativi includono:

  • Termini e condizioni già definiti nell'accordo quadro.
  • Riapertura del confronto competitivo tra gli operatori.
  • Criteri oggettivi indicati nei documenti di gara, come la rotazione o lo scorrimento a cascata.

È fondamentale indicare nell'accordo quadro il valore massimo delle prestazioni e l'importo massimo dell'accordo, elementi rilevanti anche ai fini della pubblicità. Le prestazioni oggetto dell'accordo quadro devono essere riconducibili a elementi standardizzabili e ripetibili.

Per quanto riguarda l'applicazione ai servizi sociali, le regole generali degli accordi quadro sono applicabili. Tuttavia, è cruciale considerare l'articolo 7 del codice che prevede diversi modelli gestionali per i servizi sociali: appalto , autoproduzione , e cooperazione (attraverso gli istituti della coprogrammazione, coprogettazione, e convenzione del codice del terzo settore) . Nel modello cooperativo non vi è un corrispettivo ma un rimborso delle spese .

In relazione al ciclo di vita del contratto, gli accordi quadro devono essere inclusi nella programmazione triennale. L'impegno di spesa è registrato al momento della stipula del contratto attuativo. Per la progettazione dei servizi, è previsto un unico livello. La scelta del contraente a monte per l'accordo quadro avviene con procedure ordinarie, tenendo conto dell'importo massimo stimato . Si applica il principio di rotazione nella fase di scelta del contraente per l'accordo quadro. È necessario richiedere un CIG padre per l'accordo quadro e un CIG figlio per ciascun contratto applicativo.

In deroga, il termine dilatorio per la stipula del contratto non si applica ai contratti basati su accordi quadro. Per le garanzie, non vi sono differenze per la cauzione provvisoria. Per la garanzia definitiva, per gli appalti sotto soglia è possibile non richiederla in casi motivati. Per gli appalti sopra soglia relativi ad accordi quadro, l'importo della garanzia è indicato in misura massima del 2%.

In caso di antieconomicità sopravvenuta del servizio, l'operatore economico può ritrarsi dalla stipula del contratto operativo. Per la gestione dello squilibrio contrattuale, si ricorre alla rimodulazione concordata dell'offerta o, in casi estremi, alla risoluzione. Le clausole di revisione prezzi si applicano facendo riferimento agli importi del contratto operativo. La clausola sociale è obbligatoria anche negli accordi quadro.

È fondamentale creare sinergie tra i modelli gestionali del codice dei contratti e del codice del terzo settore per i servizi sociali.

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